Un sistema che "utilizza metodi e idee di Grothendieck per fondere gli apparentemente disparati apparati concettuali della musica orientale e occidentale utilizzando le progressioni microtonali del blues e del jazz americano, assieme ad un campionario di nuove tecniche per superarne le divisioni". Questa è la descrizione che il matematico e musicista Purnaprajna Bangere dà (qui) del suo approccio alla musica.
Certo, la mia prima reazione è stata "ma che cosa si è fumato questo?". Ma Bangere può vantare credenziali di tutto rispetto: come musicista, ha studiato presso un vero e proprio guru della musica indiana, e come ricercatore ha al suo attivo un buon numero di pubblicazioni in uno degli ambiti più astratti e tecnicamente impegnativi dell'intera matematica (parlo per esperienza diretta...). Anche se come insegnante non riscuote consensi proprio unanimi...
Il primo album realizzato da Bangere assieme al suo Purna Loka Ensemble prende il titolo proprio dal suo approccio musicale. Devo dire di averlo trovato interessante. Forse non semplicissimo, ma di certo degno di nota. Eccone un estratto; l'emblematico titolo (in italiano, sizigia) è un bizzarro termine utilizzato nell'ambito dell'algebra dei moduli, dove identifica un particolare tipo di relazione lineare, che Arthur Cayley prese in prestito dal gergo dell'astronomia.