Lo volevo vedere da un po', ma per qualche motivo non c'ero ancora riuscito. Parlo di The man who knew Infinity, biopic sulla vita di Srinivasa Ramanujan tratto dal bel libro di Robert Kanigel (o, meglio, liberamente tratto dalla biografia, visto che gli autori del lungometraggio qualche libertà se la prendono). Tutto sommato non è male, anche se risulta a tratti frammentario e sbrigativo (ma forse, dopo aver visto un tot di serie TV, non sono più abituato ai tempi del cinema). E mi chiedo quanto avrei compreso della trama senza prima aver letto il libro. I personaggi di Hardy e Ramanujan risultano abbastanza ben delineati (dico abbastanza, perché quella di Hardy è una figura così complicata e intrigante da non poter essere condensata in pochi minuti), ma non capisco perché Littlewood (un matematico di importanza certamente pari a Hardy) sia stato ritratto in modo così macchiettistico. E perché l'aneddoto del Taxicab number 1729 sia stato trasportato al di fuori dell'originale contesto ospedaliero.
Al momento il film è visionabile per intero su YouTube, qui. Ma, dal momento che prima o poi sparirà, qui inserisco almeno il trailer:
Tra l'altro, la formula sulle partizioni menzionata nel film è $$
p(n) \sim \frac{1}{4n\sqrt{3}}e^{2\pi \sqrt{\frac{n}{6}}} $$ dove $p(n)$ rappresenta il numero di partizioni (non ordinate) di $n\in\mathbb N$, cioè il numero di modi in cui $n$ può essere scritto come somma di numeri positivi. Qui se ne trova una spiegazione.
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