La maggior parte di noi (matematici e, soprattutto, non) associa quasi automaticamente il sostantivo "teorema" alla figura di Pitagora di Samo. O forse, semplicemente al nome del matematico vissuto nel VI secolo a.C. Perché mi chiedo quanti, oltre a infliggere agli scolari infinite variazioni di "dati a e b, trova c", si prendano il tempo di illustrare almeno un pochino la storia del celebre enunciato e il significato che esso ha avuto per lo sviluppo del pensiero matematico.
Il libro The Pythagorean Theorem, di Eli Maor (l'autore di e: The Story of a Number) rappresenta proprio una scorribanda attraverso gli aspetti storici e applicativi del Teorema, partendo dalle scoperte dei matematici egizi e babilonesi (che, forse, ne conoscevano solo qualche caso particolare), e illustrando poi, tra le altre cose, i contributi della scuola pitagorica, di Euclide (che negli Elementi ne diede due diverse dimostrazioni, I 47 e VI 31), l'uso che ne fece Archimede per il calcolo di pi greco e le sue relazioni con il calculus e le geometrie non euclidee. Particolarmente stuzzicanti sono poi le curiosità che Maor ci propone, dall'enunciato che battezza piccolo Teorema di Pitagora ("la somma dei quadrati dei reciproci dei cateti è pari al quadrato del reciproco dell'altezza rispetto all'ipotenusa") alle 371 dimostrazioni raccolte da E. S. Loomis fino ad alcuni brainteasers decisamente stimolanti.
Un bel libro, insomma, per approfondire un argomento che tutti noi diamo un po' per scontato.
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