Dal cumulo di detriti che ricopre la mia scrivania sono emersi tre libri che ho letto alcuni mesi fa. Purtroppo il ricordo è troppo sbiadito per poterli recensire con cognizione di causa; mi limiterò a menzionarli brevemente.
- Bricologica. Trenta oggetti matematici da costruire con le mani, di Robert Ghattas. Un libro per certi versi simile a questo, ma con qualche pretesa in più, sia dal punto di vista estetico che da quello matematico. Molto carino, anche se alcuni tra gli approfondimenti risultano forse un po' troppo sintetici.
- Il meraviglioso modo dei numeri, di Alex Bellos. Forse non farà "amare la matematica a tutti, anche a chi l'ha odiata a scuola", come recita il sottotitolo, ma potrà senz'altro contribuire a renderla un po' meno antipatica. Successioni, equazioni, pi greco, la sezione aurea sono solo alcuni degli argomenti scelti dal simpatico divulgatore inglese per trasmetterci la sua genuina passione per la matematica. Trovo particolarmente interessante la selezione di aneddoti proposti dall'autore, che contribuiscono a rendere più umane alcune figure di cui siamo abituati a leggere soltanto i nomi sui testi scolastici e universitari (un esempio: l'ossessione di Henri Poincaré per la misura delle baguettes). Un libro che mi sento di consigliare senza riserve (nonostante qualche leggerezza sparsa qua e là).
- L'assassino degli scacchi e altri misteri matematici, di Benoît Rittaud, un'antologia a sfondo matematico. Non tutti i racconti mi hanno ugualmente convinto dal punto di vista narrativo, ma ho apprezzato senza riserve gli approfondimenti che fanno da corredo alle storie. Mi è piaciuto in particolare l'episodio che dà il titolo alla raccolta, nonché la vicenda, arcinota ma sempre stuzzicante, di Talete che misura la piramide "ascoltando le confidenze del cielo".
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