Nonostante la sua qualità altissima, sembra essere passata quasi inosservata la miniserie Netflix in quattro parti Death by lightning, che tra i produttori esecutivi vanta nientepopodimeno che la coppia Benioff/Weiss (quelli del Trono di spade, mica Medical Dimension...). Con un cast notevole, capeggiato dall'ottimo Michael Shannon, la serie (basata sul saggio Destiny of the Republic, di Candice Millard) narra gli ultimi mesi di vita di James A. Garfield, il ventesimo presidente USA, e del suo assassino, lo squilibrato Charles J. Guiteau. Peccato non abbia avuto maggior risonanza, seppellita dalla tanta monnezza che infarcisce il catalogo del "colosso dello streaming", il cui modello sembra improntato più all'all you can watch che alla ricerca della qualità (media, perché comunque anche su Netflix sono presenti non pochi prodotti anche eccellenti).
Ma perché vi parlo di tutto ciò? Che c'entra la matematica? Beh, c'entra pure qui. Perché da anni una fotografia di Garfield fa capolino anche tra gli esercizi che propongo agli studenti di prima liceo, a corredo di una piccola dimostrazione del Teorema di Pitagora che gli viene attribuita. Si tratta, a dire in vero, di una variante ("dimezzata") di una figura già contenuta in un antico manuale astronomico cinese, lo Zhoubi Suanjing, ma fa bella mostra di sé anche nel quasi leggendario The Pythagorean Proposition, in cui Elisha Scott Loomis raccolse un fottìo di dimostrazioni del "Teorema" per antonomasia. Nell'edizione del 1940, scaricabile da questo link, compare come duecentotrentunesima dimostrazione, rintracciabile curiosamente proprio a pagina 231.
Eccola, nella sua versione originale, pubblicata sul New England Journal of Education (Vol. III, no. 14) il primo aprile del 1776:
Curiosamente, il Teorema di Pitagora viene denominato pons asinorum, un appellativo solitamente appioppato ad un altro enunciato "Euclideo" (il teorema sugli angoli alla base di un triangolo isoscele) utilizzato per testare l'intelligenza del lettore.
