... ci sono tornato qualche settimana fa, a un anno più o meno esatto di distanza dall'ultima volta. Tra le capitali europee, è senz'altro quella a cui sono più affezionato, fin dalla mia prima visita, nel lontano 1989 in gita di maturità. Anche stavolta ho fatto il pieno di musical, rivedendomi tra l'altro il Fantasma a una decina d'anni di distanza dall'ultima volta, in un'edizione invero un po' ridotta e rimaneggiata, sia scenicamente che musicalmente. Ma, ça va sans dire, anche le suggestioni di carattere matematico non sono mancate, dalle rigorose simmetrie di quello strano pseudo-museo che è la V&A East Storehouse alla tomba di William Clifford nello storico cimitero di Highgate (dove però il sepolcro più noto è senz'altro quello di Carletto Marx), passando per la geometria delle tavolette di argilla al British Museum, senza ovviamente dimenticare la Winton Gallery del Science Museum, disegnata dalla visionaria archistar Zaha Hadid (che prima di dedicarsi al design e all'architettura studiò matematica), all'entrata della quale è possibile ammirare una versione (molto) postuma della difference engine di Charles Babbage.
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