giovedì 18 febbraio 2021

Fisica, moderna ma già vintage

Come sappiamo, Albert Einstein sviluppò le sue rivoluzionarie teorie soprattutto nei primi decenni del XX secolo. In particolare (ma assolutamente non solo), la Relatività ristretta vide la luce nel corso dell'annus mirabilis 1905, mentre i fondamenti della Relatività generale furono sviluppati tra il 1907 e il 1915.
Risalgono già a quegli anni i primi, pionieristici tentativi di popolarizzare una teoria che decisamente cozzava con la percezione "newtoniana" dell'universo, con i suoi paradossi, la dilatazione del tempo, la luce che si incurva in prossimità delle stelle.
Anche la nascente industria cinematografica iniziava allora ad esplorare la possibilità di dare il suo contributo all'ampliamento della cultura scientifica, con i primi, pionieristici tentativi di sfruttare "effetti speciali" e animazione per raggiungere un pubblico più vasto di quello che si documentava sui libri.
Fu, nel 1922, il cineasta tedesco Hanns Walter Kornblum il primo a produrre un documentario dedicato alla fisica di Einstein. Intitolato  Die Grundlagen der Einsteinschen Relativitätstheorie, fu presentato alla Fiera di Francoforte, con un buon successo di pubblico. Il film, come moltissime altre opere dell'epoca, è purtroppo andato perso; se ne trova però una descrizione abbastanza dettagliata in un paper pubblicato nel 2009 dalla storica della scienza Milena Wazeck, scaricabile da questo link. Parte di esso sopravvive inoltre all'interno di un altra fondamentale opera dell'epoca, The Einstein Theory of Relativity, cortometraggio prodotto nel 1923 dagli studi di animazione Fleischer (celebri per Betty Boop, Popeye e per la prima versione animata di Superman), in collaborazione con Garrett Putnam Serviss, astronomo e pioniere della divulgazione scientifica (nonché autore di SF). Il film accompagnò l'uscita dell'omonimo libro di Serviss, scansionato e leggibile a questo indirizzo.

Ma eccolo, il film. Un vero e proprio tuffo nel passato, in un'epoca in cui i miei nonni erano bambini o poco più. Fa di sicuro un certo effetto pensarci...

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