... di Renato Caccioppoli. Ricordo di aver sentito parlare per la prima volta di lui da Luciano de Crescenzo nel primo volume della sua Storia della filosofia, che lessi al liceo (perché mi pareva molto meno "palloso" del libro di testo scelto dalla "soressa"). Poi, qualche anno più tardi, di lui (o, piuttosto, degli insiemi che portano il suo nome) ci parlò Michael Struwe, nell'ambito del corso di Teoria della misura. Più tardi, appresi che a volte viene associato il nome di Caccioppoli al fondamentale Teorema del punto fisso per le contrazioni, che Stefan Banach enunciò per primo. Ma confesso di non aver mai approfondito molto la conoscenza del matematico napoletano prima della lettura del libro della Foschini. Sapevo però che a Caccioppoli il regista Mario Martone ha dedicato un lungometraggio, Morte di un matematico napoletano, che ho rivisto di recente (qui lo si trova). Nel fotogramma riprodotto compare l'unico frammento di matematica visibile nel film (parte dell'enunciato del teorema dei due carabinieri). Il religioso alla cattedra, Don Simplicio nella finzione cinematografica, rappresenta in realtà Don Savino Coronato, storico assistente di Caccioppoli.
Ok, ora posso definitivamente considerarmi rimbambito. L'avevo dimenticato, ma del lungometraggio di Martone avevo già parlato qui, 10 anni fa. Me ne sono accorto solo dopo aver pubblicato questo post. Sapevo che prima o poi sarebbe successo...
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