Nel saggio Numeri immaginari Emmer dedica un paio di paginette alla recensione del romanzo The Calculus of Murder, del matematico statunitense Erik Rosenthal. Incuriosito, me ne sono procurato una copia (il libro non è di facile reperibilità; credo ne esista anche un'edizione italiana), che ho appena terminato di leggere. Si tratta di un mystery senza tante pretese, dallo sviluppo abbastanza scontato, con protagonista un insegnante-ricercatore e detective part-time che, più o meno, mette in campo le sue competenze matematiche nella risoluzione dei casi affidatigli. Più o meno, perché la matematica presente nel romanzo è abbastanza estranea alla trama (tranne un breve passaggio dove una semplice equazione differenziale viene utilizzata per modellare l'assorbimento di una sostanza da parte dell'organismo). A dire il vero, le parti del romanzo che più mi hanno convinto sono le descrizioni dell'attività didattica del protagonista, dalla scelta di esempi appropriati ai rapporti non sempre idilliaci con il corpo studentesco (con l'immancabile babbeo che corregge le prove scritte a posteriori... è capitato anche a me, e un paio di volte ci sono anche cascato...). Si tratta insomma di un romanzetto gradevole, ma non certo di un must, nemmeno per gli appassionati di fiction a sfondo matematico.
Nessun commento:
Posta un commento