Ha un che di ipnotico american don, quinto album del gruppo di Pittsburgh Don Caballero, che stamane mi ha accompagnato durante l'abituale escursione sulla mia catenaria preferita. Si tratta, a quanto pare, di un tipico esempio di math rock, genere di rock sperimentale (una nicchia all'interno di una nicchia) prevalentemente strumentale, caratterizzato da un'alternanza di tempi irregolari (quali 7/8 o 11/8) e da una ripetizione quasi ossessiva di strutture identiche (caratteristica ripresa dal minimalismo di compositori quali Steve Reich o Philip Glass). L'aggettivo "matematico", appioppato inizialmente con tono quasi dispregiativo (e pertanto rifiutato da alcuni esponenti del genere, ad esempio i Don Cab) fa proprio riferimento alla prevalenza di una metrica complicata e inusuale. Per quanto mi riguarda, è forse però tale aspetto ad aver attirato la mia attenzione, dal momento che esso implica un rigore ferreo nell'esecuzione, in assenza del quale brani di questo tipo finirebbero per degenerare in un caos inascoltabile.
Per chi volesse approfondire un po' il genere, su YT è disponibile parecchio materiale: si potrebbe partire da Don Caballero 2, altro album, più datato, del gruppo di Pittsburgh oppure da Filmlets, dei giapponesi Lite, o anche da Lava land, dei Piglets, band di Chicago che ha, ahimè, avuto vita breve.
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