Avevo già sentito parlare del topologo polacco Karol Borsuk (1905-1982) in un paio di occasioni, come autore del problema a lui intitolato ("un sottoinsieme limitato S dell'n-spazio euclideo può sempre essere partizionato in n+1 sottoinsiemi di diametro inferiore a S?") e della congettura di Stan Ulam da lui dimostrata nel 1933 ("per ogni funzione continua tra la n-sfera e l'n-spazio euclideo esiste almeno una coppia di punti antipodali avente la stessa immagine"). Ma ignoravo che Borsuk si fosse distinto anche come inventore di giochi di società. In effetti, per sbarcare il lunario nel triste periodo dell'occupazione tedesca, ideò e commercializzò l'ingegnoso Hodowla zwierzątek, una divertente simulazione della gestione di una fattoria. Caduto nel dimenticatoio per decenni e ricomparso con il titolo Super Farmer (o anche Have you Herd?, in una variante semplificata per il mercato statunitense), il gioco richiede limitate competenze aritmetiche e gestionali e, soprattutto, una buona dose di fortuna (sono reduce da due sonore sconfitte ad opera di mia figlia, 5 anni...). Tra l'altro, esso si segnala anche per l'uso pionieristico di dadi a 12 facce, diventati poi standard nell'ambito dei Role-playing games.
Insomma un bel passatempo, pensato per i più piccoli ma divertente anche per i più grandicelli, dalle regole semplici e dallo sviluppo veloce (diciamo mezz'oretta per partita).