Ieri sera, mentre rivedevo dopo tanti anni Bianca, di Nanni Moretti, mi è sorto spontaneo un dubbio: ma è mai possibile che al cinema (ma non solo) i matematici siano interessanti solo come personaggi psicopatici o perlomeno un po' strambi? Comunque, il film val la pena di essere visto. È la storia di un insegnante di matematica e delle sue fissazioni, ambientata in uno strampalato Liceo popolato da docenti improponibili, dove i servizi normalmente destinati agli allievi (pulmino, gite, consulenza psicologica) sono riservati al corpo insegnante. Sempre in bilico tra commedia, thriller e dramma psicologico, il film ha il suo punto di forza nell'ironia amara che lo pervade. Dal punto di vista prettamente matematico non offre granché, solo qualche scorcio di lavagna e una scena in cui il malcapitato professore, incapace di fornire spiegazioni sul quadrato magico tratto dalla Melancholia I di Albrecht Dürer, viene letteralmente salvato dalla campanella.
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