mercoledì 30 maggio 2012

Grafi metropolitani

Uno degli esempi più sfruttati nell'ambito della teoria dei grafi è quello delle metropolitane, dove in effetti la distanza tra i nodi (le stazioni) assume un'importanza secondaria rispetto alla configurazione degli archi (i tratti di linea che le collegano). In altre parole, dove l'aspetto puramente topologico è preponderante rispetto a quello metrico.
Mostrando come sempre un occhio di riguardo per le applicazioni curiose della matematica, il popolare blogger Cory Doctorow segnala a tal proposito l'articolo A long-time limit for world subway networks, apparso recentemente su Interface, una pubblicazione online della Royal Society (ripreso, tra l'altro, anche da Wired e dalla BBC). Comparando le caratteristiche di 14 grandi sistemi di metropolitane, gli autori dell'articolo giungono alla conclusione che tali reti tendono a convergere verso una struttura con caratteristiche geometriche e topologiche comuni, indipendentemente dalla situazione sociale e geopolitica in cui esse si stanno sviluppando. Chissà, forse dietro a questo comportamento vi è qualche principio fondamentale: sarebbe interessante studiarlo anche su altri tipi di reti (strade, telecomunicazioni oppure, perché no, formicai).

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