"(...) quegli intellettuali che hanno un complesso di inferiorità per la loro ignoranza in matematica, farebbero bene a levarselo, imparandola. Invece quelli che non hanno un complesso di inferiorità, dovrebbero averlo - perché sono inferiori". Anche se, tolta dal contesto, l'affermazione sembra ben più categorica di quanto dovrebbe esserlo nelle intenzioni del suo Autore, essa ben illustra le premesse di Anche tu matematico, dell'ingegnere, scrittore e "futurologo" italiano Roberto Vacca. Indirizzato suprattutto ad un pubblico di intellettuali (categoria nella quale Vacca inserisce un ampio spettro di profili professionali, come avvocati, psicologi, registi, pierre, medici), il libro si propone di fornire una "chiara e facile introduzione alla scienza dei numeri" (come recita il sottotitolo). Partendo dalle basi del calcolo numerico e algebrico, l'autore ci accompagna in un percorso che si snoda dapprima attraverso i temi tradizionali della matematica liceale (geometria, calcolo infinitesimale, logaritmi, probabilità e statistica) per poi offrire alcune interessanti considerazioni a proposito dei suoi limiti (e degli abusi che se ne fanno) e, in quello che è senz'altro il capitolo più ostico e ambizioso, una rapida introduzione al problema dell'indecidibilità. Il libro si conclude con una sfida al lettore matematico, cioè con una congettura indimostrata al momento della pubblicazione (ma diventata ora un teorema, dimostrato da Franco Preparata, che di Vacca fu studente all'università di Roma).
Per i miei gusti, si tratta forse di un libro un po' "freddo" e tecnico, da cui traspare la formazione ingegneristica dell'autore (che, comunque, la matematica l'ha nel DNA: il padre di Roberto Vacca, Giovanni, fu assistente di Giuseppe Peano). Lo stile è senz'altro convincente (nonostante qualche piccola sbavatura formale) ma forse poco accattivante, anche se lo scopo che si prefigge il libro va al di là della semplice divulgazione. Lo consiglierei non tanto a chi è totalmente digiuno di matematica, quanto piuttosto a chi voglia rispolverare quanto appreso (o forse non appreso) nel corso degli studi liceali.
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