Oggi, 19 settembre, a Monaco si apre l'Oktoberfest. Per un paio di settimane sotto le numerose Bierzelten la buona birra bavarese scorrerà a fiumi, perpetuando una tradizione che si ripete per la 176esima volta.
Ma, vi starete chiedendo, che c'entra la matematica?
C'entra, c'entra (almeno un po'). Si sa che una birra è tanto più buona quanto più lenta è la scomparsa della sua schiuma, ed è probabilmente nel clima un po' fermentato di una Bierzelt che al Dr. Arnd Leike, ricercatore in fisica proprio all'Università di Monaco, è saltato in mente di dedicare una saggio all'argomento. Utilizzando come modello il decadimento esponenziale, Leike ha quindi analizzato tre diverse birre mettendone a confronto i "tempi di dimezzamento" per giungere ad una misura quantitativa della bontà di una particolare birra. Le considerazioni del ricercatore sono apparse sull'European journal of physics nell'articolo Demonstration of the exponential decay law using beer froth (scaricabile qui in formato .pdf), che è valso all'autore il premio Ig-Nobel per la fisica nel 2002 (la parodia del premio Nobel che ogni anno mette alla berlina le ricerche più strampalate).
Al di là dell'aspetto scherzoso della questione, il lavoro di Leike può rivelarsi didatticamente interessante: la misura del livello di schiuma è senz'altro realizzabile in un laboratorio scolastico, e può quindi rappresentare un'ottima introduzione alla legge di decadimento esponenziale (a condizione che poi gli alunni non si bevano la birra).
L'articolo di Leike ha avuto un'eco inaspettata nella stampa, e in rete si trova parecchio sull'argomento. Ad esempio, sul sito di ScienCentral (qui) è possibile visionare un breve documento filmato che comprende anche un'intervista al ricercatore tedesco.