Il libro Il teorema del pappagallo, opera del professore parigino Denis Guedji rappresenta proprio questo: un tentativo (quasi) riuscito di contrabbandare all'interno di un romanzo parecchia matematica, con particolare attenzione alla sua storia. Da Talete che misura l'altezza della piramide di Cheope fino ai contributi di Goro Shimura e Andrew Wiles alla dimostrazione dell'Ultimo Teorema di Fermat, passando per Pitagora, Euclide, Tartaglia, Galois, Eulero (solo per citarne alcuni), il libro descrive in maniera gradevole e comprensibile molte delle tappe che hanno plasmato la disciplina matematica nel corso dei secoli, incastonandole all'interno di una vicenda ambientata in una particolare libreria parigina abitata da una strana famiglia che improvvisamente si trova proiettata suo malgrado all'interno di una vera e propria trama da romanzo poliziesco. E qui sta, secondo me, il punto debole del libro. La trama, solo a tratti avvincente, non riesce a convincere appieno: la caratterizzazione dei personaggi non appare granché riuscita, e la coincidenza da cui tutto prende avvio, francamente, rende quasi impossibile la pratica della suspension of disbelief. Peccato.
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