Sappiamo tutti come andò a finire: Ada Lovelace se ne andò ancora giovane, lasciando solo intuire quali contributi la "prima programmatrice" avrebbe potuto dare al mondo scientifico, e Charles Babbage non costruì né la macchina delle differenze, né tantomeno la ben più ambiziosa macchina analitica. E ci vollero ancora cent'anni (e una tragedia come il secondo conflitto mondiale) perché il primo vero computer, versatile come lo avevano immaginato loro due, potesse venire alla luce. Ma nulla ci impedisce di liberare la fantasia, immaginando un mondo in cui gli sforzi dei due hanno avuto successo, decretando con un secolo di anticipo l'avvento dell'informazione automatica. È quello che fa l'illustratrice SydneyPadua nel suo The thrilling Adventures of Lovelace and Babbage, nato come webcomic (qui) e in seguito raccolto e ampliato come lussuosa graphic novel. In essa, seguendo quello che è diventato un canone del genere steampunk, l'autrice immagina un universo tasca dove il duo mette la sua difference engine (avrebbe dovuto essere la analytical, ma qui la Padua si concede una licenza poetica) al servizio della regina Vittoria, che nel fumetto fa la sua comparsa assieme ad altri personaggi celebri dell'epoca (il Duca di Wellington, l'ingegnere Brunel, George Eliot (cioè Marian Evans), GeorgeBoole).
Si tratta senza dubbio di un piacevole divertissement: il tratto è accattivante, e la storia è permeata da un umorismo che non manca mai di rispetto ai protagonisti. E, a testimonianza del notevole lavoro fatto dall'autrice, vi è pure una vasta selezione di schizzi esplicativi, estratti da documenti d'epoca e note a piè di pagina ad impreziosire il tutto. Tra l'altro, il libro (di cui ho scoperto l'esistenza grazie al documentario della BBC di cui parla il precedente post) si è aggiudicato, nel 2015, il premioNeumann della British Society for the History of Mathematics.
Un altro esempio della superiorità della BBC nella produzione documentaristica l'ho avuto qualche giorno fa, quando, nel corso di uno dei miei rari zapping, mi sono imbattuto in questo Calculating Ada, dedicato alla figura di AugustaAdaKing, contessa di Lovelace (nota semplicemente come AdaLovelace), figlia (l'unica legittima) di Lord Byron, matematica e collaboratrice di CharlesBabbage nel suo tentativo di costruire la macchina analitica. In particolare, Ada tradusse dal francese all'inglese e ampliò gli appunti pubblicati da LuigiMenabrea in occasione di una lezione torinese di Babbage: la sua versione contiene, fra le altre cose, la descrizione di un algoritmo per il calcolo dei numeri di Bernoulli e della sua implementazione sulla macchina analitica: per questo viene da molti considerata come la prima vera e propria programmatrice.
Il documentario della BBC, senza addentrarsi nei dettagli tecnici, descrive bene i trionfi e i drammi della vita della Lovelace, dall'infanzia infelice agli interessi scientifici che l'avrebbero portata a frequentare, oltre a Babbage, altre figure di primissimo piano (De Morgan, Faraday, Wheatstone, Dickens), fino alla sua prematura scomparsa, a 36 anni, causata probabilmente da un tumore uterino. La narrazione è affidata a Hannah Fry, matematica, ricercatrice e docente alla UCL.