venerdì 9 aprile 2010

"Tutto concorre..."

"... al bene di coloro che amano Dio". È la traduzione CEI del passaggio della Lettera ai Romani (8,28) riportato su una lapide murata accanto all'entrata del piccolo cimitero posto sotto la chiesetta di Biganzolo, nella piccola località di Selasca, raggiungibile con una breve deviazione dalla SS34 in prossimità di Verbania (ho scattato la fotografia qualche giorno fa). L'iscrizione, originariamente, era posta sopra la tomba di Bernhard Riemann, un Grande della matematica, morto a Selasca nel 1866 a causa della tubercolosi che da tempo lo affliggeva, destino condiviso da un altro Grande dell'ottocento, Niels Abel
Nella sua breve vita Riemann fornì contributi fondamentali in più campi della matematica: possiamo ricordare per l'analisi l'integrale di Riemann (noto, forse, a chi ha frequentato almeno il Liceo), per la geometria le superfici di Riemann e per la teoria dei numeri l'ipotesi di Riemann, probabilmente il più celebre problema aperto della matematica, contemplato sia nei 23 problemi di Hilbert del 1900 (è l'ottavo della lista), sia nei 7 problemi del millennio del 2000 (è il quarto). 
Un interessante contributo sulla vita di Riemann è reperibile qui, nel blog Rudi Matematici. Si tratta della versione condensata di un articolo comparso sul numero 68 della rivista omonima.

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