venerdì 28 novembre 2008

Abbasso le caselline

Ricordate le tabelline (o caselline)? Quanti di voi, a scuola elementare, hanno penato sulla tavola pitagorica? Inutile, dite voi? Mah, io non lo credo: in fondo, su di essa si basa il calcolo mentale, una capacità che io considero ancora imprescindibile. Una capacità che va però allenata: non capisco quindi per quale motivo ai ragazzi vengano consegnate prestissimo (a volte già a scuola elementare) le famigerate "macchinette", che non fanno altro che assecondare la naturale pigrizia che si annida dentro ognuno di noi.
Fortunatamente non sono l'unico ad essere di questo avviso: un articolo pubblicato sul sito del quotidiano La Stampa si sofferma sulle difficoltà degli scolari inglesi nel risolvere problemi che sarebbero stati considerati semplici una generazione fa, osservando quanto segue: "Fin dalle elementari ormai si permette ai bambini di usare la calcolatrice in classe, ritenendo inutile faticare per fare operazioni che una semplice tecnologia può fare per noi. I ragazzi hanno imparato fin troppo bene questa lezione, e arrivano al liceo distratti e convinti che non sia più necessario mandare a memoria le cose, poiché la conoscenza necessaria (ad esempio una data o una biografia) sarà comunque disponibile, quando servirà, sul telefonino collegato a Internet.".
Purtroppo, come ho modo di riscontrare quasi quotidianamente, alle nostre latitudini la situazione non è migliore: l'uso acritico della calcolatrice, oltre a nuocere al calcolo mentale, induce a dimenticare anche le convenzioni algebriche più basilari (come le cosiddette precedenze), rendendo indispensabile all'inizio del percorso liceale un lavoro di ricostruzione che troppo spesso si rivela però inutile.