sabato 25 agosto 2007

...il cessa de calculer et de vivre

Dedico il primo post "ufficiale" a Leonhard Euler (1707-1783), il più grande matematico e fisico elvetico (nonchè uno dei più grandi scienziati che l'umanità abbia mai avuto), che proprio quest'anno festeggia il trecentesimo compleanno. Come ho scritto ieri, sono reduce da una intensa due-giorni di conferenze organizzate per l'occasione dalla CMSI, in cui sono state ripercorse la vita e le opere di Eulero. Colgo l'occasione per segnalare i bei materiali didattici disponibili sul sito della CMSI, in particolare la scheda biografica e la scheda/ipertesto che approfondisce la "formula piu bella"
(che è soltanto un caso particolare di una relazione ben più interessante, tant'è vero che Euler in questa forma probabilmente non l'ha mai espressa).
La sterminata produzione di Euler è disponibile online presso l'Euler Archive, dove però i testi originali sono presenti "nudi e crudi", semplicemente scannerizzati (è il verbo giusto, Garzanti docet!) e privi degli apparati redazionali che corredano ad esempio l'Opera Omnia in versione cartacea.
Due parole sul titolo del post: si tratta di una citazione dall'elogio funebre di Euler, scritto per l'Accademia di Francia dal matematico e filosofo Marchese di Condorcet. Difatti Euler passò a miglior vita ancora attivissimo, quasi completamente privo della vista ma ancora in possesso di una memoria fotografica e di doti prodigiose di calcolo mentale.

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