sabato 25 agosto 2007

Hannibal Nash

Pensando ai rapporti tra matematica e cinema, il pensiero corre inevitabilmente al (peraltro gradevole) A Beautiful Mind di Ron "Richie" Howard. Forse ne parlerò in seguito, ma non è il mio esempio preferito. Ho gradito maggiormente Proof (in italiano La prova, titolo che non rende affatto l'idea), meno roboante e Hollywoodiano ma più raffinato e intimista. La pellicola, tratta dalla pièce di David Auburn vincitrice del premio Pulitzer e diretta da John Madden (il regista di Shakespeare in Love), narra la vicenda della figlia (Gwyneth Paltrow) di un celebre matematico (Anthony Hopkins), che assieme al talento del padre si accorge di averne forse ereditata anche l'instabilità mentale. Il personaggio del padre è (ovviamente) ispirato alla figura di John Forbes Nash, e il risultato matematico che fa da sfondo alla vicenda (anche se, se non erro, non viene mai detto espressamente) è l' Ipotesi di Riemann, probabilmente il più celebre problema irrisolto della matematica (sulla cui testa pende dal 2000 una taglia di 1000000$ !).

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